Non tutte le “stanchezze” sono uguali… Esiste una stanchezza fisiologica, che compare in particolari periodi dell’anno, per esempio ai cambi di stagione, una stanchezza da stress giornaliero, una stanchezza dovuta a cause organiche, per esempio a una malattia. Quando, poi, la stanchezza si cronicizza e diventa debilitante al punto da rendere difficoltoso lo svolgimento delle normali attività quotidiane, si può parlare di sindrome da affaticamento cronico.

Le cause della stanchezza possono, quindi, essere moltissime e capire la causa della stanchezza non è sempre semplice.

La terapia dipende dalla causa, ma la cura non può prescindere da una corretta alimentazione, che abbia lo scopo di fornire al soggetto interessato tutti i nutrienti indispensabili.

L’alimentazione contro la stanchezza deve essere ricca dei nutrienti che garantiscono all’organismo la giusta energia. In quest’ottica è fondamentale mangiare ad intervalli regolari e calibrare l’alimentazione sulla base delle proprie attività: molti sintomi, infatti, possono essere legati a livelli estremamente bassi di zuccheri. Per evitare cali glicemici è bene quindi fare pasti piccoli e frequenti. Può essere, inoltre, indicata un’alimentazione ricca di glutammina, un amminoacido che favorisce la sintesi delle proteine, contribuendo così all’apporto energetico.

Se non ci sono controindicazioni, può essere utile il consumo di cioccolato su base quotidiana, a patto che si tratti di cioccolato fondente, dall’85% in su di cacao. Il cacao è ricco di flavonoidi, che sono antiossidanti; inoltre è stato dimostrato che innalza i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore responsabile dell’umore. Può dunque contribuire a combattere i sintomi della depressione e, di conseguenza, della stanchezza correlata a questa patologia.

Certamente è importantissimo riequilibrare l’apporto di minerali, specie magnesio e potassio, e di vitamine. Un’alimentazione che garantisca all’organismo la giusta quota di vitamine e minerali può essere sufficiente a combattere i sintomi della spossatezza, soprattutto quando si tratta di stanchezza fisiologica.

Ė bene ricordare, inoltre, che il fabbisogno di nutrienti cambia con l’età e secondo il sesso, l’attività lavorativa e il particolare periodo della vita, dal bambino fino all’anziano passando per ragazzo, adolescente, adulto (uomo e donna), gravidanza e, naturalmente, tutti i quadri patologici esistenti.

L’alimentazione non è l’unico rimedio ma è indispensabile per evitare di ricorrere sempre a rimedi “chimici” ed è fondamentale affinchè i rimedi possano funzionare.

Talvolta a causare la stanchezza può essere un’alimentazione eccessivamente ricca di zuccheri semplici, in quanto questi creano un immediato aumento di energia e un successivo crollo repentino. Quando l’energia cala, il soggetto si sente subito stanco, avverte il desiderio di altri cibi dolci e così si crea un circolo vizioso.

Questo tipo di stanchezza crea una sorta di dipendenza perché più alimenti dolci si consumano maggiore sarà la quantità richiesta e necessaria all’organismo per ottenere la stessa precedente energia. Caramelle e dolcetti sembrano utili quando c’è bisogno di energia immediatamente disponibile, ma creano l’effetto contrario quando se ne abusa. Chi soffre di stanchezza ha bisogno di energia che duri di più, da utilizzare più lentamente e potrà ottenerla in maniera più corretta consumando, per esempio, frutta secca, frutta disidratata e semi.

Chi accusa una sensazione cronica di stanchezza dovrebbe infine seguire un’alimentazione povera di grassi. Troppi grassi appesantiscono l’organismo e favoriscono l’aumento di peso corporeo. Nelle persone in sovrappeso, il dimagrimento riduce i sintomi dell’affaticamento cronico.

Sono molto utili anche le tisane naturali energizzanti che aiutano a dare una sferzata di energia in periodo di stanchezza, astenia, sonnolenza.

 

UNA CHICCA

Spesso si pensa che per curare la stanchezza sia importante limitare l’esercizio fisico. Ciò, in realtà, è vero solo in alcuni casi, per esempio nella sindrome da affaticamento cronico o in caso di affaticamento muscolare.

In realtà, ci sono situazioni in cui l’esercizio fisico può essere utile a combattere la stanchezza perché potenzia la vitalità dell’organismo. Le endorfine che si liberano durante l’attività fisica possono contribuire a combattere la depressione.

Infine, nelle persone in sovrappeso, muoversi con regolarità favorisce il dimagrimento, condizione indispensabile per migliorare la sensazione di stanchezza. Ovviamente, l’esercizio fisico deve essere adatto all’età, al sesso e alle condizioni di salute del soggetto.

 

RIASSUNTO E SPECIFICHE:
QUALI ALIMENTI NON POSSONO MANCARE SULLA NOSTRA TAVOLA PER COMBATTERE E PREVENIRE LA STANCHEZZA?

·      Complesso delle vitamine B che agiscono come enzimi nel metabolismo energetico: verdura a foglia scura, legumi, salmone, uova.

·      Il ferro: responsabile del trasporto dell’ossigeno: legumi, vegetali a foglia verde, carne rossa, alghe.

·      Vitamina D: sole, salmone, funghi,

·      Magnesio, cofattore di più di 300 processi enzimatici: mandorle, spinaci, fagioli neri, cioccolato nero.

·      Omega 3 e 6, utili anche come modulatori del sonno e quindi ci aiutano nel recupero: pesce grasso, noci, semi di canapa.

·      Vitamina C, che agisce nella sintesi del collagene e agisce da antiossidante: limone, agrumi, fragole, peperoni rossi, broccoli, spinaci, kiwi, pomodoro.

·      Zinco, indispensabile per la sintesi di ATP: semi di zucca, semi di sesamo, cioccolato nero e tofu.

 

Buon appetito e tanta energia a tavola!!!