Il termine nevralgia può essere tradotto letteralmente con l’espressione “dolore ad un nervo”. Più propriamente la nevralgia può manifestarsi come dolore intenso e, a seconda della gravità del danno patito dal nervo. Molte persone lamentano una fastidiosa sensazione di trazione dal collo alla zona delle spalle o un disagio irradiato nella schiena. Altri soffrono di bruciore alle piante dei piedi, intorpidimento delle gambe e dei piedi o una sensazione di formicolio. Questi fastidi vengono spesso confusi con dolori muscolari possono verificarsi anche senza alcuno sforzo fisico: in realtà spesso sono i nervi a scatenare il fenomeno.

I nervi attraversano tendini, legamenti, ossa e muscoli come una rete a maglie strette. Il loro compito principale è quello di trasmettere segnali e stimoli all’interno del corpo. Per svolgere questo compito senza problemi, i nervi hanno bisogno di speciali micronutrienti per nutrirsi.

Un motivo che può compromettere il normale funzionamento dei nervi è rappresentato da contusioni, irritazioni o sforzi eccessivi. Questo spesso si fa sentire soprattutto nella zona del collo e della schiena. Ad esempio, se il muscolo si irrigidisce a causa di uno sforzo e preme sul nervo, si può avvertire una sensazione di disagio nella zona spalla-collo. L’indurimento muscolare dovuto a una costante postura scorretta o a uno sforzo errato può a sua volta innescare problemi lungo i nervi del midollo spinale. Molte persone lamentano intorpidimento o formicolio nelle zone interessate o, ancora di percepire una sorta di “scossa”.

Anche un disturbo metabolico, come il diabete in particolare, può essere all’origine dei disturbi a gambe e piedi. Possono verificarsi irritazioni e perdita di sensibilità. Soprattutto di notte si manifestano sintomi come bruciore e formicolio ai piedi e alla parte inferiore delle gambe.

Oggi, i disturbi metabolici sono alimentati da una scarsa attività fisica, da un’alimentazione squilibrata (povera di fibre, ricca di grassi e zuccheri) e dal consumo di tabacco. Anche lo stress ossidativo può compromettere la normale funzionalità dei nervi.

Un altro motivo per cui i nervi di tutto il corpo possono infiammarsi è la mancanza di nutrienti! Per una normale funzione nervosa è importante che i nervi ricevano una quantità sufficiente di sostanze nutritive.

La protezione delle fibre nervose svolge un ruolo essenziale per la salute dei nervi. Uno dei rivestimenti protettivi dell’organismo per i nervi è, ad esempio, la guaina mielinica grassa, che avvolge ogni singola fibra nervosa e la protegge dai danni. Se questa cosiddetta guaina mielinica è difettosa e non può rinnovarsi e ripararsi, gli impulsi del nervo non possono più essere trasmessi correttamente. Un normale metabolismo lipidico, invece, può contribuire, tra l’altro, a mantenere la struttura e la funzione della guaina mielinica.

La normale trasmissione degli stimoli assicura anche che la conduzione dell’eccitazione tra le cellule nervose e le cellule muscolari, ad esempio, funzioni senza problemi. Sotto forma di impulsi elettrici che vengono convertiti in segnali chimici, gli stimoli o le eccitazioni raggiungono infine il cervello.

Quali micro-nutrienti dobbiamo attenzionare per la salute dei nostri “nervi”?

Il calcio svolge un ruolo decisivo anche per i nervi, in quanto contribuisce alla normale trasmissione dei segnali tra le cellule nervose. L’assorbimento e l’utilizzo del calcio sono favoriti dalla vitamina D che contribuisce inoltre a mantenere un livello normale di calcio nel sangue oltre che a ridurre lo stato infiammatorio.

Inoltre, la vitamina D e lo zinco hanno una funzione importante nella divisione cellulare, mentre l’acido folico svolge un ruolo nella struttura cellulare e nella formazione di nuove cellule.

Ma non solo: diverse vitamine e minerali possono contribuire al normale funzionamento del sistema nervoso. Tra questi vi sono tiamina, riboflavina, piridossina, biotina, vitamina B12 (e complesso B, in genere) e rame.

Il rame contribuisce a un normale metabolismo energetico, così come la piridossina, la niacina e l’acido pantotenico. Ciò è di grande importanza perché l’organismo ha bisogno di energia per tutti i processi del sistema nervoso.

Un’altra sostanza significativa è l’acido alfa lipoico, che si dice abbia proprietà antiossidanti, ossia sia in grado di eliminare i radicali liberi che possono danneggiare i neuroni, come anche la vitamina E che contribuisce, tra l’altro, a proteggere le cellule dallo stress ossidativo.

Cosa dobbiamo attenzionare nella nostra alimentazione?

Pesce grasso, come salmone e sardine: ricco di omega 3, fondamentali per l’apprendimento e la memoria;

caffè: grazie alla presenza di caffeina e antiossidanti, migliora la concentrazione, memoria e il tono dell’umore;

mirtilli: ricchi di antocianine, molecole dal potente potere antiossidante e antinfiamattorio;

curcuma: antiossidante e antinfiammatoria, in grado di promuovere il buon umore e migliorare la memoria;

broccoli, spinaci, verdure a foglia verde: proprietà antiossidanti;

semi di zucca: ricchi di antiossidanti e minerali come magnesio, zinco e ferro;

agrumi: ricchi di vitamina C, micronutriente essenziale per ridurre il declino cognitivo;

cioccolato fondente: ricco di flavonoidi, riduce l’ossidazione e migliora apprendimento e memoria;

uova: ricche di vitamine del gruppo B, come la vitamina B12, associate alla salute del cervello;

tè verde: ricco di antiossidanti, promuove anche concentrazione e memoria.

E quali sono, invece, gli alimenti infiammatori e quindi “da evitare”?

Dolciumi, alimenti ricchi di zuccheri semplici;
alimenti industriali;
insaccati;
carne processata;
alimenti ricchi di sale;
fritti;
alcol.

Ma di certo è indispensabile:

Praticare attività fisica ed avere una vita attiva;
mantenere una buona idratazione quotidiana;
non fumare;
ridurre lo stress psicofisico;
limitare il consumo di alcol.