L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro che aumenta la fragilità delle ossa e la loro predisposizione alle fratture. Comporta il deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo e una riduzione della massa ossea stessa.

Le ossa sono un tessuto vivo, in continuo rimodellamento, tanto che si assiste alla continua alternanza tra distruzione delle componenti cellulari più vecchie (riassorbimento osseo) e la deposizione di nuove cellule (deposizione ossea): basta pensare a cosa succede ad un osso quando incorre in una frattura e come questa si risolve.

Fino all’età di 20 anni circa, l’attività di deposizione ossea supera abbondantemente l’attività di riassorbimento e ciò comporta che le ossa aumentino continuamente in densità e forza. Il picco  di densità ossea si verifica intorno ai 20 anni.

Superati i 20 anni, l’attività di deposizione ossea comincia a ridursi progressivamente, fino a divenire, all’età di circa 30 anni, uguale all’attività di riassorbimento; a questo punto, si crea una sorta di equilibrio.

Con il sopraggiungere dell’età avanzata, l’equilibrio tra deposizione ossea e riassorbimento osseo viene meno ed il secondo processo, lentamente, diventa preponderante sul primo. Si assiste, così, ad un maggior riassorbimento osseo rispetto alla deposizione ossea e come conseguenza si assiste ad una riduzione della densità e della forza delle ossa. Quanto accade a livello osseo in età avanzata pone le basi per l’insorgenza dell’osteoporosi.

In genere, la riduzione della massa minerale ossea che caratterizza l’osteoporosi è asintomatica, cioè non causa sintomi o segni di alcun tipo, ma è un fattore predisponente alle fratture.

 

osteoporosi-calcio-vitamina D-Studio di Nutrizione-Patrizia Di Mare

 

Attualmente, non esiste una cura specifica per l’osteoporosi ma, attraverso un sano stile di vita, una corretta e bilanciata alimentazione ed una costante attività   fisica è possibile controllare in modo soddisfacente questa condizione, riducendo significativamente il rischio di frattura. Talvolta si può ricorrere a specifici integratori o farmaci.

In presenza di osteoporosi, lo scopo di qualsiasi piano terapeutico adottato è limitare il processo di riassorbimento osseo, come abbiamo appena detto.

In caso di osteoporosi, la dieta più indicata è quella che prevede un apporto  adeguato di calcio e vitamina D, anche se la maggiore fonte di vitamina D resta sempre l’esposizione diretta al sole.

Alcuni dei cibi maggiormente ricchi di calcio sono: il latte, i derivati del latte, gli ortaggi a foglia verde (es: radicchio verde, foglie di rapa, spinaci), il cavolfiore, i legumi in forma disidratata, la crusca di frumento, il grano saraceno, la quinoa, l’acciuga e il calamaro, ma anche e soprattutto noci, mandorle e sesamo.

È importante valutare non solo il contenuto di calcio degli alimenti ma, soprattutto, l’assorbimento da parte dell’organismo. Le fonte vegetali restano le più utili.

Alcuni dei cibi a più alto contenuto di vitamina D, invece, sono: le uova, il salmone, le sardine, il pesce spada e l’olio di pesce.

 

IL CONSIGLIO: Osteoporosi e Stile di Vita

Per contenere l’osteoporosi e il conseguente rischio di frattura, è fondamentale:

· non fumare;

· non eccedere nel consumo di sostanze alcoliche;

· mantenere il giusto peso corporeo, tramite una dieta equilibrata (si ricorda che l’eccessiva magrezza rappresenta un fattore favorente l’osteoporosi);

· mantenere una buona massa massa muscolare con un allenamento costante.